APR. MAG. 2014
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Architettura luminosa
Al NYU Restaurant (progettato dallo studio
londinese IM Lab a Oderzo) gli elementi
architettonici servono anche per giustificare
l’utilizzo e la diffusione della luce; le
lamelle sospese sopra i tavoli (a sinistra)
servono anche in parte per riflettere la luce
dell’ambiente e per ammorbidirne l’effetto sui
piani di utilizzo. La luce integrata nelle lamelle
medesime è dimmerabile, mentre i piani dati
dalle strutture verticali creano delle divisioni
leggere che giocano con l’effetto luminoso
dello spazio.
Effetto lanterna
Il Ristorante La Brisa a Milano gode di un
giardino esterno dove durante le stagioni
più umide è possibile cenare in una
suggestiva veranda illuminata da semplici
piantane decorative Costanza di Luceplan,
che tramite il loro diffusore in policarbinato
opale diffondono una bellissima luce calda
e ovattata che rende l’ambiente unico.
Dall’esterno si percepisce un poetico effetto
lanterna che rende anche lo spazio esterno
incantato.
numero di clienti possibili all’in-
terno del Fast Food medesimo».
Per il concetto di ristorazione più
classico e dedicato all’esperienza
del cibo, l’illuminazione si tema-
tizza, si mimetizza con lo scopo
del luogo per consentire ai clienti
di percepire lo spazio come un’e-
sperienza sensoriale unica. I to-
ni dell’illuminazione saranno più
bassi, più intimi e sarà possibile
tramite sistemi integrati di gestio-
ne della luce regolare le quantità
dei flussi luminosi».
«Chiaramente – precisa ancora
Consuelo Redaelli - in tutti casi
le tipologie delle sorgenti lumi-
nose potranno variare a seconda
delle funzioni dei luoghi: corri-
doi di accesso, spazi di servizio,
le cucine e le sale per gli ospiti
avranno differenti esigenze di il-
luminazione che consentiranno
diverse applicazioni nella scelta
dei corpi illuminanti e della di-
stribuzione della luce».
SUGGERIMENTI
Valorizzare con la luce
Mantenendo lo stesso corpo illuminante, variare la
tonalità cromatica della luce, la potenza e il fascio
luminoso. Ecco qualche indicazione.
Led intercambiabili
Sono ormai diversi gli esempi di proiettori a Led con
ottiche intercambiabili in funzione della potenza, della
tonalità di colore e dell’ampiezza del fascio di luce
desiderato (Eos Infusion di GE) o sistemi Led variabili
integrati che utilizzano la stessa sorgente luminosa
regolabile nell’intensità e nel tono della luce (Tunnable
White di Wired).
Carne o pesce?
Le sorgenti di luce e le temperature cromatiche
possono essere scelti in funzione della tipologia di cibo
da illuminare. Se si tratta di un ristorante di pesce si
potrebbe optare per una luce talvolta fredda sui 4200°K
con filtro rosato laddove viene esposto il pesce fresco
successivamente da cucinare e servire ai clienti. Se
invece l’offerta prevede l’esposizione di carne, salumi o
formaggi possono esser evidenziati tramite l’utilizzo di
filtri colorati tipo rosati o bordeaux.
Effetti scenografici
Tutte le sorgenti contribuiscono, se correttamente
orchestrate, a restituire l’unicità del luogo.
Gli up lights posati a pavimento agli angoli o magari
in prossimità di colonne possono infondere un effetto
scenografico di impatto creando definiti giochi di ombre.
I down lights possono scandire lo spazio di un corridoio,
possono puntualmente porre l’accento su un dettaglio;
la luce indiretta qualsiasi essa sia diffonde luce morbida
sulle superfici e nello spazio, restituisce la sensorialità
durante l’esperienza del luogo.
Solo luce indiretta
Nel ristorante al Valentino Vintage di Milano:
la sala principale è caratterizzata da sole
appliques alle pareti e da lampade da
tavolo tutte con sorgenti ad incandescenza/
risparmio energetico a luce calda sui 2700-
3000°K che diffondono una luce avvolgente,
morbida e indiretta, mai invasiva