Progetti
gestioni e impresa
Locali narranti
tra Oriente e
Occidente
102
mixer
maggio 2014
D
are un’impronta teatrale o metaforica
al proprio locale, intrattenendo non
solo con il cibo ma grazie soprattutto
all’arredonarranteèunaprecisascelta:
attraverso una dimensione narrativa
dello spazio viene costruita un’esperienza di
vendita-consumo coinvolgente.
Ecco come certi luoghi si trasformano in me-
tafore di mondi fantastici: fiabe, cartoon, rac-
conti, libri.
Il progettistamette in scena un tema narrativo,
creandoun linguaggio interpretativo che pone
nellarealtàlastoriaraccontata.Iltemanarrativo
aiutaquindiilfruitoreariconfigurareneltempo
e nello spazio l’immaginazione del racconto,
che altrimenti rimarrebbe astratto. Questa ri-
configurazione aiuta a inserire in uno spazio
temporale la storia rendendola così “terrena”,
mettendolo in questo modo in forte relazione
con esso.
Il luogodiventa così una favola e il cliente il suo
personaggio. Il racconto non è solo un modo
per rappresentare temi fantastici astratti ma di-
venta anche una guida progettuale importante
per ricreare un percorso onirico.
L’icona a sua volta diventa uno spunto tematico
Luoghi che raccontano una storia come se fossero
favole narrate attraverso gli spazi, luoghi che
descrivono mondi fantastici. Quando il progetto
dello spazio diventa il progetto di un racconto,
creando una forte interazione emotiva
di Consuelo Redaelli,Toolskit
zazà ramen, dal
soprannome
dell’ispettore
zenigata, della
celebre serie lupin III,
un format ispirato
alla tradizione
giapponese ma
con forte identità
italiana