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l cosiddetto “FungoRadiante”, che allie-
ta il permanere dei clienti presso il vo-
stro locale, è un dispositivo sottoposto
ad una dettagliata regolamentazione
sovranazionale, nazionale e tecnica per
quanto concerne il suo utilizzo e la sua
conservazione.
La ragioni di una così precisa e rigida rego-
lamentazione sono logicamente connesse al
fatto che tali dispositivi, poiché alimentati
con gas GPL, se mal gestiti o mal colloca-
ti, possono provocare situazioni di grave
pericolo.
Per quanto concerne il loro utilizzo,
le
normative che discipli-
nano la materia sono la
direttiva dell’Unione Eu-
ropea 90/396, entrata in
vigore in Italia il 1° gen-
naio1996, la direttivaCEE
93/68 (che modifica la di-
rettiva 90/396 nella parte relativa
alle disposizioni concernenti il
marchio CE) e la legge nazionale
1083/71.
Nello specifico, occorre rilevare
che possono essere installati ed
utilizzati solo apparecchiature ali-
mentate con bombole GPL (c.d.
“funghi radianti”) dotate di mar-
chio CE. Esse possono essere col-
locate solo in ambienti all’aperto
o con spazi ampiamente ventilati
con almenoun lato completamen-
te privo di pareti o, comunque,
assicurando una superficie libera
non inferiore al 25% della som-
ma delle superfici verticali. Pos-
sono essere utilizzate anche più
apparecchiature, purché non si superi una
capacità complessiva totale di 70 kg GPL.
Altro problema, e non di poco conto,
è quello relativo allo stoccaggio,
specie
quando la stagione non si presta più ad un
loro utilizzo o dopo la chiusura del locale.
Sul punto, occorre rilevare che alcuni Co-
muni, ad es. quello di Milano, hanno posto
in essere diversi controlli atti ad accertare
la corretta conservazione dei “funghi”, dal
momento che, contenendo GPL, una loro
conservazione non corrispondente alle re-
gole di sicurezza potrebbe causare anche
una esplosione, con pericolo per la comu-
nità tutta.
Si è intervenuti, con una rego-
lamentazione dettagliata, ben
descritta dalla normativa UNI
71/31 che brevemente riassu-
miamo.
La conservazione dei funghi de-
ve avvenire in un deposito all’aperto
non accessibile a persone che possa-
nomanomettere le apparecchiature e
comunque per un quantitativo totale
massimo di GPL pari a 70 kg. È al-
tresì permesso lo stoccaggio anche
in luoghi chiusi, ma con misure più
restrittive posto che le ragioni di si-
curezza si fanno più pregnanti ed
il quantitativo di GPL conservabile
varia a seconda della cubatura del
locale.
In modo particolare:
1
non è possibile stoccare in locali
con cubatura inferiore a 10 m3;
2
in locali con cubatura compresa
tra 10 m3 e 20 m3, è possibile
L’avvocato
gestioni e impresa
tutto quello che
bisogna sapere sulle
normative relative
ad un dispositivo
sottoposto ad
una dettagliata
regolamentazione
Come fare lo stoccaggio
dei “funghi radianti”
L’avvocato Cinzia Calabrese
si mette a disposizione per
rispondere alle domande
inoltrate alla mail cinzia.
e
verranno pubblicate sui
prossimi numeri del mensile.
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autorizza la rivista Mixer a
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quali nome, cognome e
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mixer
maggio 2014