Progetti
gestioni e impresa
Le grandi sorprese
dei piccoli spazi
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mixer
settembre 2014
Q
uandounmodellodibusinessfunziona
la dimensione del locale diventa se-
condaria. Quando il format è nuovo e
incuriosiscel’utenteconmenùiperspe-
cializzati la possibilità di ricavarsi una
nicchiadimercatoègarantita.Spazipiccolissimi
con cucina ad incastro e arredi salva spazio,
con un investimento iniziale a basso rischio,
assicurano un’ottimizzazione di turnazione e
aumentano il numero di scontrini erogati.
Anche a Milano alcuni “mini ristoranti” stanno
avendo molto successo: si mangia gomito a
gomito senza avere la possibilità di prenotare.
L’offerta èmonotematica conpochi piatti, turni
veloci, con una modalità quasi da strada. Il
tutto al chiuso, nel comfort di un ristorante,
ma con un valore in più: quello di conoscere
chi ti mangia seduto di fianco.
Griglie multicolori e flessibili
Progettato dallo studio Masquespacio, il
Kessalao di Bonn è un ristorante medio
piccolo che modula i suoi arredi in base alle
esigenze spaziali del momento. Gli arredi
si ispirano al letto di Munari “Abitacolo”
prodotto dalla Robots nel 1971. In quegli
anni il design tendeva a risolvere il concetto
di funzione rispetto a quello puramente
estetico. Con questo approccio i designer
ripensano ad uno spazio flessibile che si
relazioni con le funzioni e le esigenze degli
utenti costituendo un linguaggio a “mon-
taggio”. Gli arredi e i complementi, grazie
a griglie metalliche colorate appese alle
pareti, si agganciano tramite fasce colorate.
Questo sistema permette di ridurre lo spazio
per la consumazione utilizzando mensole
Massimizzare gli
spazi e definire
l’offerta. La
soluzione per i
piccoli locali non
solo è possibile,
ma spesso dà
luogo a realtà
inaspettate. Basta
seguire poche
regole: massimo
ordine, arredi
specifici, menu
conceNtrati
di Consuelo
Redaelli,Toolskit