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mixer
settembre 2014
Caffè/1
pubblico esercizio
D
a sempre abituati ad
acquistare vino e pro-
sciutto a prezzi diffe-
renti in base al libero
mercato, gli italiani
non possono fare altrettanto
quando scelgono un caffè al
bar. Nel nostro Paese, infat-
ti, mettere in discussione la
politica del prezzo allineato
dell’espresso ha finora rap-
presentato un vero e proprio
tabù.
Così, però, potrebbe non es-
sere più in futuro. Le attese
dei consumatori su questo
tema riservano infatti qual-
che sorpresa: stando ai dati
presentati a marzo al Forum
Scientifico sul Caffè organiz-
zato dall’Istituto Internazio-
nale Assaggiatori Caffè (Iiac),
un intervistato su quattro si
dice disposto a pagare di più
pur di gustare una miscela
migliore nella tazzina. Come
dire, insomma, che il prin-
cipio del prezzo “fisso” del
caffè potrebbe essere supe-
rato in nome della qualità.
Una teoria di cui è convinto
assertore Andrej Godina,
trainer di Scae, che proprio
dalle colonne del nostro Mi-
xer lancia una provocazione:
«Oggi accade che, al costo
di un euro, possano essere
offerte tanto unamiscela pre-
giata di caffè 100% arabica
quanto una pessima miscela
100% robusta, magari anche
tostata scura e oleosa. I tempi
però sono maturi per mo-
La qualità ha
il suo prezzo
I tempi potrebbero essere maturi per
sdoganare il tabù del costo allineato
dell’espresso e proporre listini differenziati
in base alle diverse miscele offerte. Andrej
Godina lancia una provocazione che
incontra molti consensi. E che potrebbe
rappresentare una svolta per il settore
DI Manuela Falchero
Andrej Godina