« A
un certo pun-
to non ce l’ho
fatta più. Ecco
cosa è succes-
so. Ero stufo di
vedere persone entrare, quasi
sempre senza neanche guar-
darsi attorno, andare spediti
alle slot e iniziare a foraggiarle
con 100, 200, 300 euro». Pa-
squale Cannella, titolare del
Fantasy Cafè di Pavia, va drit-
to al punto, quando ci spiega
cosa pensa degli apparecchi
di intrattenimento.
E sa bene di cosa parla perché
lui di newslot ne aveva ben tre
nel suo locale, fino a qualche
mese fa.
Una storia simile a quelle di
tanti altri esercenti: l’accordo
con un concessionario, la sti-
pula di un contratto ed ecco
che il locale comincia a popo-
larsi di un via vai di giocatori
in cerca di fortuna. E di soldi.
Solo che Pasquale, a un certo
punto, si è stufato e ha detto
basta.
«All’inizio, loammetto,mi face-
vano comodoquelle centinaia
di euro extra guadagnate con
le slot, ma con il passare del
tempo ho cominciato a pormi
delledomande, vedendogente
rovinarsi, ipnotizzata dalle
musichette e dalle luci».
Per questo Cannella decide
di intraprendere il percorso
inverso, per eliminare le slot
dal suo locale.
E così si sono aperte le danze.
«Un po’ caotiche, per la verità-
precisa Pasquale - perché mi
sono trovato alle prese con
contratti che non riuscivo a
interpretare, in relazione alla
datadi scadenza, allamodalità
di revocaealleeventuali pena-
li cui sarei dovuto sottostare».
In effetti, prima che venisse
reso obbligatorio inserire nei
contratti il diritto di revoca la
situazioneeraunpo’ nebulosa.
«Le slot non possono essere
spente prima della scadenza
del contratto – ci spiega Ga-
briele Mandolesi, presidente
di Econo)mia:)Felicità e uno
dei coordinatori di Slotmob –
ma ai tempi c’erano situazio-
ni in cui bastava che, dopo la
disdetta, venissero utilizzate
anche soloper unagiocataper
riavviare un loop infinito da
cui non era semplice uscire».
PerquestoCannellahachiesto
aiuto a Simone Feder dell’as-
sociazione “Movimento No
34
mixer
settembre 2014
Se le slot diventano un
caso di coscienza
Davanti al dilagare
dell’azzardo, tanti
esercenti dicono
no: problematiche,
difficoltà e ruolo
delle istituzioni
DI Carmela Ignaccolo
Giochi al bar
pubblico esercizio
4% del Pil:
il settore del
gioco in Italia
rappresenta la
terza azienda
51.224
le Vlt
(comma 6b)
istallate nel
2014
7,5 milioni
il numero
delle donne
scommettitrici
nel 2011: in salita
rispetto ai 5.8
milioni del 2007