settembre 2014
mixer
55
brerie indipendenti che sono
in qualche modo emblema-
tiche di un nuovo modo di
vendere libri. Nell’epoca dei
megastore, degli ebook e dei
libri comprati su Internet, la
libreria diventa un posto dove
è piacevole stare prima ancora
checomprare,edove“succedo-
no cose”, perché alla quantità
si sostituisce un’offerta mira-
ta, proposta tramite eventi e
presentazioni. Ragionando in
quest’ottica, la presenza di un
punto di consumo alimentare
(conuna filosofia affine aquel-
la della libreria) è considerata
parte integrantee irrinunciabi-
ledell’attività.Esempidiquesto
tipo sono il Caffè Letterario di
Roma (spazio interculturale di
mille metri quadri con libreria
e caffè collocato centralmente
nell’open space del locale) e la
liberiaOpendi Milano, dove si
è scelto comepartner unnome
noto della ristorazione leggera
come OttimoMassimo. Nel ca-
sodiLiberrima,aLecce,questo
concetto trova poi una realiz-
zazione “diffusa” nella crea-
zione di una specie di piccolo
distrettocultural-gastronomico
nel centro storico della città
salentina: attorno a una corte
e alle vie circostanti trovano
spazio una nota libreria, un
ristorante/caffè eGustoliberri-
ma, una libreria/negozio in cui
i vini e i prodotti gastronomici
convivonocoi libri cheparlano
del loro territorio di origine.
Questo tipo di “simbiosi” ov-
viamente non riguarda solo le
librerie ma anche altri luoghi
dedicati alla cultura. A Napoli,
per esempio, ci sono due in-
teressanti spazi d’arte con of-
ferta gastronomica “integrata”:
Libri&Caffè, ospitato nel foyer
delTeatroMercadante,eSpazio
Nea, galleria d’arte moderna
con café-bistrot con vista sulla
biblioteca dell’Università.
Bar “colti”
Ci sono poi i pubblici eserci-
zi che decidono di includere
nella propria attività un’offerta
culturale. In alcuni casi i libri
entrano fisicamente nei loca-
li, diventando un elemento
di diversificazione e – perché
no? – anche di arredamento.
Allo Scriptorium Cafè di Mila-
no – bar vicino all’Università
Cattolica che ha adibito una
sala interna a sala studi per gli
studenti – i libri usati sono a
disposizioneperconsultazione
e“bookcrossing”.AL’Orablùdi
Bollate (Milano) è stato allesti-
In alcuni casi
i libri entrano
fisicamente nei
locali, diventando
un elemento di
diversificazione e
di arredamento