56
mixer
settembre 2014
A
Format innovativi
pubblico esercizio
to un punto di prestito della
biblioteca comunale).
Vanno anche citate alcune
situazioni che fanno capo
all’universo Eataly. Nel recen-
te e noto punto di Milano la
prima merce che si incontra
dopo l’ingresso sono proprio
i libri: ve ne è una piccola
selezione (principalmente a
tema gastronomico) curata
dalle librerie.coop. Un palco
per eventi musicali si affaccia
poi sul grande spazio aperto,
visibile e ascoltabile da tutti i
piani della struttura. Il punto
vendita novarese della catena
Hamburgheriadi Eataly, inve-
ce, ha aperto proprio in una
libreria preesistente.
Fra PaLco e MeNÙ
I libri diventanospessooppor-
tunità per organizzare even-
ti: le presentazioni letterarie
sono un’occasione per offrire
qualcosa di più alla clientela,
per fidelizzarla o anche per
allungare gli orari e riempire i
vuoti durante la giornata. E ri-
spettoallemostre e agli eventi
musicali sonomenocostose (o
addirittura sono a costo zero)
e comportanomenoproblemi
logistici.
Certo la semplice presenta-
zione letteraria spesso non è
sufficienteadattirarepubblico
(a meno che l’autore non sia
molto noto). E’ allora neces-
sario trovare delle formule
innovative in grado di viva-
cizzare e rendere appetibile
l’evento. A soddisfare questa
esigenza vengono in soccorso
i Nomadi di Parole, ungruppo
che presenta i libri attraverso
piccoli spettacoli teatrali che
si tengono proprio in bar e
ristoranti. Una formula inno-
vativa in grado di soddisfare
tutte le parti in causa.
Quello di portare al bar forme
espressive originariamente
dedicate ad altri spazi è un
fenomeno in crescita: oltre
che per iniziative legate alla
recitazione, il bardiventa sem-
pre più spesso sede di piccoli
eventi di formazione. Il bar o
un certo tipo di ristorante è
unposto informale: tuttoscor-
re più fluido, e il pubblico è
senz’altro più eterogeneo e
numeroso di quello che var-
cherebbe le soglie di un teatro
o di un’aula. Tanto meglio poi
se la proposta di evento cul-
turale si integra con il “core
business” del locale. E’ ciò che
ha sperimentato ad esempio
L’Orablù con la rassegna di
cene teatrali “La cena è servita
- Assaggi di teatro”.
Esistono poi alcune situazio-
ni in cui la programmazione
culturale diventa “moneta di
scambio” per ottenere con-
dizioni di favore ad esempio
nel contratto di affitto. E’ il
caso di tutti quelle attività
legate in qualche modo a
spazi o servizi di pubblico
interesse, che firmano ac-
cordi in cui si impegnano
a fare animazione culturale.
Fra queste, il Melville (il bar
di una biblioteca in provincia
di Piacenza: vi si presenta
almeno un libro a settima-
na) e il già citato L’Orablù
(bar-pizzeria adiacente alla
piscina di Bollate).
M
Su
LA RUBRICA
“PANE E
CULTURA” OGNI
MERCOLEDÌ
Il titolo è una risposta
provocatoria a chi dice
che con la cultura “non si
mangia”. In realtà è proprio
il mangiare in senso stretto,
cioè il mondo del food e
del pubblico esercizio, a
fornire (e a trovare) una
preziosa sponda nella
cultura. La rubrica vuole
essere un osservatorio
costante su locali che
mettono in atto iniziative
culturali e format
innovativi, ma anche su
eventi, prodotti, opere
artistiche e persone di
interesse specifico
su questo argomento.
in alto l’esterno dell’orablù durante una presentaZione.
qui sopra un evento organiZZato dai nomadi di parole