N
ello stesso locale di un circolo priva-
to, è possibile la somministrazione di
alimenti agli associati e al pubblico
in maniera indistinta.
È quanto ribadisce il Ministero dello
Sviluppo Economico in una lettera – circolare
del 18 luglio 2014.
I circoli privati, da tempo sotto il mirino delle
Autorità perché spessomascherano delle vere
attività commerciali, stavolta sono interessati
dalla nota del MISE per un motivo diverso.
Ossia se è possibile che nello stesso locale
si possano somministrare alimenti oltre che
ai soci, anche ai non soci.
Il MISE risponde che non vi sono disposizioni
che vietano la coesistenza delle due diverse
attività, anche se nel casodi somministrazione
al pubblico, trattandosi di attività commer-
ciale vera e propria, il titolare del circolo
privatonondovrà usufruire delle agevolazioni
amministrative e fiscali previste per i circoli
che somministrano esclusivamente ai soci.
Nella pratica infatti non si tratta di effettuare
due tipi di attività di somministrazione diverse
tra loro, ma di effettuare la stessa attività a
“clienti” diversi, che a volta sono dei soci e
altra volta degli avventori esterni.
Conseguentemente il gestore del bar del cir-
colo, dovrà osservare un comportamento “fi-
scale” differente a seconda dei due casi citati.
Se è pacifico l’aspetto “fiscale”, il MISE eviden-
zia un problema di sorvegliabilità dei locali,
in quanto vi sono discipline incompatibili
tra loro.
Le norme attuali (DPR 235/2001 e DM
564/1992) disciplinano in maniera diversa
la somministrazione per fini commerciali o
riservata unicamente ai soci. Difatti un circolo
privato se vuole svolgere anche un’attività
commerciale, deve sottostare alle norme che
prevedono i requisiti “professionali” oltre che
di onorabilità.
Ne consegue che se fosse possibile esercitare
nel circolo l’attività commerciale, il circolo
potrebbe a questo punto utilizzare insegne
o targhe che ne pubblicizzino l’attività.
M
98
mixer
ottobre 2014
Il commercialista
gestione e impresa
Circoli privati:
un po’ di chiarezza!
il ministero deLLO Sviluppo economico ha ribadito con una circolare le regole
secondo cui è possibile o meno somministrare alimenti e bevande agli associati
Il dr. Walter Pugliese
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