Che cosa significa lavorare a
Milano?
Una grande opportunità in Ita-
lia. Milano dà la possibilità di
sperimentareperchéèunacittà
europea, aperta alle tendenze
estere. Chi lavora sui Navigli,
poi, si rivolge a una clientela
ancorapiùvariegata, composta
da residenti e turisti -stranieri e
italiani- mediamente preparati
sulmondodelmixability.Ilche,
tradotto in pratica, vuol dire
preparare meno Sprizt, Mojito
et similia epiùcocktail creativi.
Insomma, una soddisfazione e
una sfida continua.
Roma e Milano a confronto:
dove consigli di lavorare?
Milano vanta un numero mag-
giore di bar d’avanguardia, ma
Roma è più ispirata grazie al-
la presenza del Jerry Thomas
Project, il locale di riferimento
per i bartender di tutta Italia e
non solo.
Un bilancio: com’è cambiato
ilmondodelmixabilitynegli
ultimi 10 anni?
Direi che è cresciuta la sensibi-
lità da parte di aziende emedia
nei confronti dei barman. Il ri-
sultatoèduplice:daunapartesi
sonomoltiplicatiprodotti,even-
ti, occasioni di incontro, gare e
viaggi educational; dall’altra la
qualità media si è alzata e c’è
maggiore differenziazione tra
i vari locali.
A proposito di eventi,
quest’anno sarai in coppia
con Filippo Sisti sul palco
di Super-Bar, evento orga-
nizzato per il secondo anno
a Milano dal 4 al 6 ottobre...
28
mixer
settembre 2014
Luca Vezzali
pubblico esercizio
Il cocktail
Emperor gift
Base di confettura di
pomelo, sherri fino,
gin, zenzero, miele,
floral bitter e lavander
smoked