Il vero problema della ri-
storazione si chiama “Com-
missioni”. Per un’impresa su
due il costo, al netto degli
altri costi di gestione delle
transazioni elettroniche, è
compreso tra l’1% ed il 2%
del fatturato e per una su
quattro supera il 2%. La sti-
ma del valore medio fissa il
costo all’1,6% del fatturato.
Un valore che è la sintesi del-
le commissioni pagate sia
sulle carte di debito, gene-
ralmente più basse, che sul-
le carte di credito bancarie e
commerciali (generalmente
più alte).
In valore assoluto stiamo
parlando di qualcosa che
vale 280 milioni di euro
che potrebbero diventare
480 nel caso in cui tutti i
pagamenti seguissero la via
elettronica. I costi relativi al
canone annuale del Pos ed
alla gestione degli accredi-
ti giornalieri ammontano a
81 milioni di euro, pari allo
0,5% dei volumi transati. Il
risultato finale è di un’in-
cidenza percentuale media
pari al 2,1%.
Nel complesso, dunque, la
moneta elettronica costa
ai ristoranti 361 milioni di
euro (3.650 euro per azien-
da) che potrebbero arriva-
re a 564 milioni (5.370 per
azienda) se il contante fosse
totalmente eliminato come
strumento di pagamento.
Al ristorante si va quasi sempre
in compagnia ed è consuetu-
dine che vi sia una ricevuta
cumulativa con pagamenti fra-
zionati. Èprobabilmente questa
la ragione per cui i pagamenti
al di sotto dei 30 euro sono
pochi anche quando lo scon-
trino medio del ristorante non
raggiunge tale soglia. Una mo-
dalità di gestione degli incassi
che talvolta è anche causa di
contenzioso con il fisco per-
ché genera disallineamento tra
scontrini e pagamenti.
In oltre l’80% dei ristoranti i
pagamenti al di sotto dei 30
euro costituiscono una quota
inferiore al 30% del totale ed
in media sono meno di uno su
cinque. Una ragione in più per
sottolineare che la ristorazione
italiana non ha alcun pregiudi-
zio nei riguardi delle transazio-
ni elettroniche a prescindere
dalle prescrizioni di legge.
Rimane il grande problema
del costo delle commissioni
che non ha eguali in Europa e
che è anche la ragione per cui
abbiamo un volume di transa-
zioni elettroniche di gran lunga
inferiore a quello della Francia.
Sono almeno tre le misure che
possono rimuovere gli ostaco-
li ad una maggiore diffusione
della moneta elettronica:
1. introduzione dei tetti massi-
mi alle commissioni interban-
carie (proposta di Regolamento
della Commissione U.E. sulle
commissioni interbancarie);
2. ridefinizione della clausola
cosiddetta di “non discrimina-
tion rule” per favorire l’utilizzo
degli strumenti di pagamento
più efficienti;
3. detraibilità fiscale di tutti gli
oneri legati all’installazione e
alla gestione del POS.
Quando queste misure saran-
no prese si farà definitivamente
chiarezza sulla leggenda me-
tropolitana che individuerebbe
in commercianti ed esercenti
il vero ostacolo alla diffusione
della moneta elettronica.
M
.
Fonte: indagine Fipe, 2014 Infografica Luca Ballirò
25,9%
51,0%
20,7%
2,4%
Meno
dell’ 1%
Oltre il 75%
Tra il 50% ed il 75%
Tra il 30 ed il 50%
Tra il 10% ed il 30%
Meno del 10%
Tra 1%
e 2%
Tra 2%
e 3%
Oltre
3%
Le commissioni che il suo ristorante paga in
media sulle transazioni elettroniche
Quanto incidono sul fatturato
del suo ristorante i pagamenti
sotto i 30 euro?
53,9%
28,5%
8,5%
6,3%
2,8%