pizzeriadiAngelinisitrovain
una delle più celebri località
marinemetaditurististranie-
riche,spesso,ritornanoanno
dopo anno. L’effetto domino,
in positivo, è quindi assicu-
rato e si traduce nel più am-
pio e favorevole concetto di
fidelizzazione, con evidenti e
importanti ritorni economici.
Quell’idea in più
Ad ogni professionista della
ristorazione e del segmento
pizza corrispondono quindi
strategie e soluzioni, spesso
con tratti incomune, comun-
que pensate in funzione di
target di clienti, posizione e
struttura del locale. C’è chi
poi ha un’idea inpiù, dettata
magari da una spiccata ca-
pacità imprenditoriale e da
una particolare sensibilità,
come Nicola Mirarci della
Pizzeria L’Angolo della Piz-
za di Vibo Valentia: «perché
non far conoscere tra loro
le famiglie che vengono a
mangiare nelmio locale? Ho
riservato una sala, vicino al
giardino, tutta per loro: in
questomodo i bambini pos-
sonocorrere, entrare, uscire,
sfogarsi e giocare tra loro.
I genitori, in totale relax,
mangiare e familiarizzare.
è stata una scommessa che
ho vinto piuttosto facilmen-
te: sono nate amicizie, molti
di loro sono ritornati, la voce
si è sparsa e sono l’unico
dalle mie parti a offrire un
servizio di questo tipo. L’in-
vestimento?Minimo,mentre
il ritorno è statonotevole…».
Un plus professionale im-
portante, comequellodi Ro-
berto Atzeni della Pizzeria
La Lucerna di Alghero che
così sintetizza la sua idea:
«bambini e famiglie hanno
desideri ed esigenze diver-
se, dettate anchedall’età, dal
punto di vista alimentare:
quindi, oltre a dare l’ovvia
possibilità di preparare le
pappe per fratellini e sorel-
line più piccoli ho studiato
diversi menù per i bambini
e formule fedeltà che offro-
no, ad esempio, forti sconti
per tutta la famiglia, a pat-
to di essere già stati nostri
ospiti alcune volte». Idee e
soluzioni per tutti, quindi,
non certo dettate dall’emer-
genza, ma piuttosto figlie di
una forte vocazione impren-
ditoriale e con un ritorno
dall’investimento iniziale,
in termini economici e di
fidelizzazione, notevole.
Vietato ignorarle o, peggio
ancora, ritenerle aleatorie e
“deboli”. Il futurodellapizza
si gioca in famiglia.
M
luglio/agosto 2014
mixer
55
Le regole del buonsenso
Soluzioni pratiche
è il buonsenso il cuore di tutto: a ciascuna famiglia, a
ogni bambino corrispondono necessità e desideri diversi.
Nessun ristoratore può pensare proprio a tutto per venire
incontro, a 360°, alle richieste e ai desiderata delle famiglie
che frequentano il suo locale ma alcune regole, dettate
appunto dal buonsenso, ci possono e devono essere, a
tutto vantaggio della fidelizzazione e del fatturato. Nel
caso di un’area dedicata ai bambini un paio di occhi, quelli
di una persona che si occupi esclusivamente o quasi dei
bambini, è necessaria: ne beneficieranno la tranquillità
dei genitori e la serenità del titolare della pizzeria. Nel
caso poi di giochi e seggioloni è vivamente consigliato
spendere qualche euro in più per materiale solido e sicuro
(la certificazione TÜV mette al riparo da amare sorprese
ed eventuali infortuni), mentre matite e pennarelli
colorati devono essere atossici e
a base d’acqua. Menù e offerte
formato famiglia (sempre più diffuse
e necessarie) devono contenere
ingredienti ad alta elasticità: a ogni
età e a ciascun nucleo familiare
corrispondono infatti desideri ed
esigenze diverse che, in alcuni casi,
vanno oltre le eventuali intolleranze
alimentari.
Pizzeria
Forcellini
172
padova
David Andreolli
Pizzeria
L’Angolo
della Pizza
V
ibo
V
alentia
Nicola Mirarci