S
ichiamaJimmyBertaz-
zoli e parlare di lui è
comerievocarelecalde
ballatedella tradizione
cubana, i cocktail pe-
stati sorseggiati sulla spiaggia,
il sognodi ogni bartender, anzi
di ogni cantinero…!
Ed è proprio con un nutrito
gruppo di cantineros che ge-
stisce il suo MO.WA a Mari-
na di Ravenna: ci sono Luca
Montefiori,SaraRuffini,Chiara
Missiroli, PierinoMazzarra, ca-
pitanati dalla Head Bartender
Grazia di Franco.
E il suo motto, sempre e co-
munque,èdidueparole:PURA
VIDA.
Jimmy tu sei l’emblema di
quello che un bartender rap-
presenta:divertimento,buon
bere,viaggiericerca,nottida
leoni. Prima di tutto questo
cosac’era, omegliochi c’era?
All’etàdi 4anni all’asilohofatto
un disegno che rappresentava
una bottiglia e due coppe coc-
ktail.
Non sobene comemi siauscita
questa ispirazione,maè chiaro
che lemie prospettive da gran-
de erano due: sarei diventato
un barista o un appassionato
bevitore...!
C’è oggi chi afferma che sono
diventato entrambi.
Qualche annodopo, come tan-
ti dei miei colleghi, ho visto
“Cocktail” con Tom Cruise e
ho avuto immediatamente le
ideechiare: volevoconquistare
Elisabeth Shue!
La strada poteva essere solo
una: diventare barista e sfidare
Tom per portargliela via.
E alla fine eccomi qua, senza
Elisabeth, ma con un amore
profondo per il Bartending.
Parliamo subito del MO.WA,
il tuo regno, il tuo palcosce-
nico, anzi il tuo habitat na-
turale…!
Questo è il settimo anno che
sono al MO.WA, dopo un anno
da responsabile del bar sono
CAIPIRINHA:
Ingredienti
60 gr Cachaca 51
20 gr Zucchero di canna
raffinato bianco
mezzo lime Brasile
Preparazione
Scegliere un lime Brasile con
un colore verde brillante,
sodo, e con una scorza carica
di olii essenziali.
Non tutti i lime sono nati per
diventare una Caipirinha!
Tagliare i poli e dividerlo
in due. Con un taglio a
V eliminare la nervatura
centrale per fare in modo
che le celle di succo (che
sono attaccate alla scorza
da un lato, e dall’altro alla
nervatura centrale) possano
svuotarsi facilmente senza
dover “esplodere” per
evitare di avere una texture
nel drink. Tagliare poi in 4
parti e metterli all’interno del
barattolo di plastica.
Aggiungere zucchero di
canna raffinato bianco,
lavorare con un pestello con
decisione evitando l’eccessivo
sfregamento dei pezzi di lime
altrimenti si rischia di avere un
effetto “rancido” tendente al
“tannico” eccessivo.
Importante è accertarsi che
il nostro movimento sia stato
sufficente a sciogliere lo
zucchero. Questa operazione
è fondamentale per la riuscita
di una buona Caipirinha.
Aggiungere la Cachaca,
per me esclusivamente
Cachaca51, ghiaccio
spaccato grossolanamente e
chiudere il barattolo. A questo
punto la riuscita della nostra
Caipirinha sarà irreversibile,
quello che è fatto è fatto.
Agitare energicamente per
almeno 15 secondi e versare
nel bicchiere il drink. La
bevuta immediata durante la
presenza dell’emulsione la
rende estremamente piacevole
anche se un po’ aggressiva
sull’alcool.
Dopo qualche minuto la
Caipirinha sarà perfetta. Dio
benedica la Caipirinha.
JIMMY BERTAZZOLI gestisce il suo mo.wa. all’insegna del motto,
sempre e comunque, “pura vida”
a cura di manuel messina planet one service