Rusty Cerven, che poi vincerà
il titolo, e sapere di non poter
fare la finalissima è una vera
delusione.
Io non faccio le gare per parte-
cipare e nemmeno con la pre-
sunzione di essere la migliore,
ma voglio poter competere!
Vuoi consigliare il cocktail
bar per cui lavori, il The Ba-
lance a Savona, ad un amico:
come lo convinci?!?
Il TheBalance, ex-CafédelMar,
è un locale di 60metri quadrati
più il dehor posizionato nella
vecchia darsena di Savona, un
porticciolo turistico nel centro
storico della città che in mol-
ti purtroppo non conoscono:
quante città possono vantare
un porto all’interno del centro
storico medievale?
Abbiamo una notevole selezio-
ne di whiskys e di rum e ogni
mese abbiamo una proposta
nuova che sia un vino, cocktail
o distillato.
Tra i nostri Signature Drink
spiccano il Savona Martini con
pezzetti di chinotto candito e
il Rosemary, long drink con
rosmarino.
Il puntodi forzadel locale?Uno
staff che sa cosa vende: perso-
ne che assaggiano i prodotti
e sono in grado di ascoltarti
per cercare di confezionare la
proposta che più ti soddisfi sia
essa un drink o un distillato. E
poi come stappiamo il Crodino
noi…!!!
A quale cocktail sei più le-
gata?
Tra i miei cocktail preferiti da
bere Americano, con un ver-
mouth serio. E poi il Daiquiri di
cui amo la proporzione di swe-
et, sour e distillato della ricetta.
Se parliamo di affezione oltre
che di gusto, allora assoluta-
mente il Rosemary servito al
The Balance che dà il nome
ancheallagattadel localee rap-
presenta l’unioneprofessionale
tra me e Paolo.
Chiudiamo con la nostra do-
mandapreferita: se latuavita
fosse un bancone del bar chi
ci faresti accomodare?
FareiaccomodareAdaColeman
per chiederle come diavolo ha
fatto a diventare bar manager
del Savoy nei primi del ‘900 e
quale era allora il rapporto tra
cliente e bartender: vuoi vede-
re che erano più open-minded
allora di oggi? E poi Cheryl
Charming per offrirle un drink
e chiederle com’è avere un bar
come il suo a New Orleans.
Insommaunparterre tuttofem-
minile perché è ora che tutti i
bar si tingano un po’ di rosa!
M
Cocktail
mixer lab
72
mixer
marzo 2014
M’AMA,NON M’AMA
Ingredienti
1 oz gin MARTIN MILLER
½ oz di succo di lime fresco
½ oz di sciroppo al
cardamomo MONIN
¼ oz di CHARTEUSE GIALLA
2 dashes di ADAM
ELMEGIRAB’S “SPANISH
BITTERS”
2 e ½ oz di ginger beer
FEVER TREE
Preparazione
Servire il drink con una
margherita
Nello shaker ben raffreddato
e colmo di ghiaccio cristallino
porre lo sciroppo, il gin,la
chartreuse,il bitter e il succo
di lime.
Shakerare con vigore e
servire in un bicchiere jar con
il manico colmo di crushed
ice, colmare con la ginger
beer.
Commento
Questo cocktail parte
dall’idea che degustandolo si
ritrovino i profumi di un prato
in fiore.
Il nome gioca sul Gin Daisy,
la ricetta di Henry Johnson da
cui ho tratto ispirazione.
La scelta è ricaduta sul gin
Miller perché è un gin molto
equilibrato ed agrumato
e si sposa con il bitter
mediterraneo, il cardamomo,
le erbe della chartreuse e le
spezie della ginger beer.
Vi propongo questa ricetta
perché è un drink che
stiamo vendendo benissimo
nonostante la bassa e
fredda stagione. Presentato
nel bicchiere con il manico
diventa anche più smart!
Costo
Il costo di questo drink, se
realizzato con il Miller è di
8 euro. Con Hayman, che è
il nostro gin di linea, il costo
scende a 7 euro.
tiziana ha partecipato anche alla bols around the world
Per ulteriori info sul The Balance Cocktail Bar è possibile visitare la fanpage dedicata su Facebook