M
entre il conto al-
la rovescia verso
Host 2015 si ap-
presta a varcare
la soglia dei -365
giorni (si terrà infatti in fiera-
milano a Rho da venerdì 23 a
martedì 27 ottobre), uno dei
settori sui quali si puntano
di più i riflettori è quello del
caffè, punto di forza del Ma-
de in Italy, che insieme con
tè, bar e macchine per caffè
sarà posizionato all’interno
di SIC - Salone Internazionale
del Caffè, che si svolge tradi-
zionalmente in fieramilano.
E se nel mondo del caffè,
oggi, c’è qualcosa di più bol-
lente di una buona tazzina
di espresso, è sicuramente
il tema dell’innovazione,
da sempre protagonista di
Host Milano - International
Hospitality Exhibition. Tec-
nologica, ma non solo: an-
che il fattore umano riveste
un’importanza crescente. E
su di esso le aziende investo-
no in termini di formazione
e di marketing. Con ricerche
sempre più accurate sui gusti
di un consumatore che si fa di
giorno in giorno più attento
ed esigente.
Una nuova offerta
per consumatori più
attenti
Da questo punto di vista,
il mercato UK rappresenta
un po’ un paradigma di ciò
che sta succedendo in tut-
to il mondo. In quella che
è considerata da sempre la
patria del tè, è vero e proprio
boom per espresso, cappuc-
cino e tutti i prodotti che vi
ruotano intorno. Lo certifica
un reportage del Telegraph,
uno dei più letti quotidiani
britannici, ripreso da Comu-
nicaffè. Il reportage si spinge
ad affermare che le cafeterias
stiano ormai soppiantando
il tradizionale pub inglese:
nel 2013, infatti, le vendite
hanno segnato un +6,4%, con
16.500 locali operanti. La sola
insegna Costa ha al suo attivo
76 nuove aperture, per un to-
tale di 1.831 caffetterie (2.941
in tutto il mondo), che fanno
del brand creato 33 anni fa
dagli italiani Sergio e Bruno
Costa il leader incontrastato
in terra britannica, con una
quota di mercato del 46,5%,
contro il 27% di Starbucks e
il 13,8% di Caffè Nero.
Il fil rouge che collega il suc-
cesso delle diverse catene è
lo stesso: ispirarsi al tipico
bar italiano, con un mix di
prodotti di qualità in grado
di attirare più target in diver-
si momenti della giornata, a
differenza della “monocultu-
ra” del pub. L’imitazione del
modello italiano è tale che sta
andando oltre i franchising –
e al di fuori delle grandi città
– per coinvolgere numerosi
operatori indipendenti. Lo
spazio di crescita è enorme
se in Inghilterra esistono an-
coramigliaia di località dove,
come afferma testualmente
il Telegraph, “è impossibile
bere un buon caffè”. Ne sono
un esempio i nuovi torrefat-
tori indipendenti, attenti a
miscele più particolari e gusti
più originali, noti come third
wave coffee roasters.
44
mixer
otobre 2014
Parola d’ordine:
innovazione
Il fattore umano è la chiave per il futuro
della coffee industry e su di esso le aziende
investono con formazione e marketing
di OSServatorio host
700
torrefazioni
7.000
addetti che
lavorano nel
comparto
3,5 miliardi
di euro
il giro d’affari alla
produzione
Mercato e Tecnologie
DOSSIER caffè